In questo documento vi presentiamo una prova relativa al campo di Bockange (SF Boulay, RF Metz)
Fotografia precedente al 1939 e la cui data è dubbiosa.
Sulla fotografia: (situare una persona sulla fotografia, passate il topo sul suo nome)
Capitano FOUSSAT Paul
Capitano ROBIN René
Capitano LANDI
Tenente CABARIBERE (morto al campo d'onore)
Tenente RAMAUD
Jean René ROBIN.
Nato a purgato (cantal) l'11 agosto 1902. È il figlio di Alexandre Robin, Adjudant-Chef di polizia, e di Mathilde Meilhoc. Morto a Clermont Ferrand il 15 aprile 1967.
Sposato il 19 aprile 1932 a Vebret (cantal) a Jeanne Boutarel (Bourges 1908 - Grenoble 1991). 2 bambini, il mio fratello (1934) ed io stesso (1948).
Uscito da Maixent santo, promozione 1927-1928.
Trasferito al Marocco all'epoca del Maréchal Lyautey. Trasferito come il tenente al 92e di Infanterie di Clermont Ferrand al momento del suo matrimonio. Nel 1937, come capitano è trasferito al 162e RIF dove, al campo di Bockange, prende l'ordine della ?a società.
Nel 1938 è destinato ò alla CEFV (società di macchine e di fusiliers acrobate) di cui prende l'ordine il 2 settembre 1939.
Citazione 592/C all'ordine della brigata:
Fatto prigioniero dai tedeschi nel 1940, è diretto sullo Oflag VI A, in Westfalia, da cui sarà liberato dagli americani nel 1945.
È in seguito trasferito un tempo ad Orlèans, quindi definitivamente ad Rennes (che comandano quindi tenente colonnello) alla direzione dell'assunzione. Prende si ritratta con la categoria di colonnello nel 1962.
Medaglia coloniale con dispositivo di fissaggio “Marocco 1925„. La Croix di guerra 1939-1940. Medaglia commemorativa della guerra 1939-1945. Cavaliere quindi ufficiale della legione d'onore. La Croix del combattente.
Mio padre parlava molto poco della sua vita militare. La cattività su lo aveva molto influito e personalmente non ho molto conosciuto l'uomo del Marocco o della Ligne Maginot. Penso che non comprendesse perché la linea non era stata fatta fino alla Manica, poiché sapeva molto bene che la linea era imprendibile; la prova, “Fritz„ il suo passo passati con ciò (SF Boulay)! Ma, come ogni ufficiale rispettoso delle decisioni politiche, non diceva parola. Credo che lo pensasse però!
Non ho affatto soltanto prove orali dei miei genitori, soprattutto della mia madre che mi parlava delle case destinate agli ufficiali (campo di Bockange) e della vita che vi conducevano. Erano un po'alla divergenza dei villaggi vicini e, visibilmente, i contatti non erano molto auspicati o non realizzati affatto con i loreni dell'annata. Le donne d'ufficiale vivevano dunque un po'tra esse e gli ufficiali tra loro.
Erano vicini della ragazza maggiore del generale Giraud che comandava il posto di Metz e, come lo diceva la sua figlia, - mio padre si è rovinato a tenere la sua fila in questo governo di Metz. Il marito di questa signora (giovane ufficiale come mio padre) si è del resto fatto uccidere immediatamente all'inizio della guerra.
Mio padre gradiva molto questa vita di fortezza. Mamma diceva che uscivano - qualsiasi verde dopo due settimane chiusi nella linea in cui c'erano anche bare nel caso in cui.
Quando ritornava alla casa, al campo di Bockange, era spesso a cavallo (ne fa lo faceva per aggravare piacevolmente la mia madre che aveva molto paura dei cavalli soprattutto quando vedeva la testa di quello di mio padre passare per la finestra della cucina per richiedere il sale!). Il mio fratello aveva soltanto 5 anni e non ha dunque molte memorie di quest'epoca, eccetto quello del suo cavallo di legno che aveva chiamato Fadette come il vero cavallo del suo papà.
Mio padre aveva due ordinanze (per lui, che rimaneva molto alla casa, e l'altra che si occupava del cavallo e restava alla caserma).
All'epoca le ordinanze (che, per ragioni economiche, sono stati eliminati dopo la guerra, eccetto per gli ufficiali generali) erano indispensabili poiché un ufficiale in uniforme non aveva ad esempio il diritto di portare pacchetti nella via. Un ufficiale poteva dare la braccio al suo coniuge soltanto se fosse incinto ecc. la regolamentazione in questo settore fosse molto costrittiva. Essendo questo la presenza di ordinanze sistemava bene gli ufficiali celibi che, tra l'altro, facevano loro aver un colloquioe la loro biancheria.
Le ordinanze destinati ad un ufficiale sposato erano implicitamente destinate alla sua famiglia poiché si rendevano quasi ogni giorno al domicilio dell'ufficiale! Il problema era che alcune donne d'ufficiale approfittavano un po'di questi soldati per fare loro fare un po'non importa che (molto bene in qualsiasi onore, certamente, almeno lo spero). Avendo terminato il loro servizio militare quest'ordinanze - refilaient- nuovi arrivati agli indirizzi delle buone case dove si trattava adeguatamente e la mia madre aveva sempre pieno di candidati a scapito di altre donne di ufficiali.
Nei miei genitori, l'ordinanza arrivava la mattina; la mia madre gli faceva un buono far colazionee (mangiava, cenava e stendeva alla caserma) quindi egli faceva un po'di famiglia, i parquet, conservava a volte il mio fratello e giocava con lui ecc. fra quelli che si sono succeduti a Bockange alcuni gradivano occuparsi del giardino che circondava la casa ed alzava alcune galline (molto veniva dalla campagna). L'ordinanza si occupava certamente anche degli affari di mio padre benché quest'ultimo preferisse ad esempio incerare i suoi mazzi e fare la sua stiratura! Penso anche che gli chiedesse di occuparsi di problemi più - militari che la mia madre ignorava.
Nel 1933, mentre alcuni primi lavori rinforzati sono sul punto di diventare operativi, si pone la questione della loro occupazione permanente con forze di lavoro ridotte. Ma poiché non è fuori questione vivere in modo permanente sotto terra si costruiscono campi a cielo aperto, sulle parti posteriori immediate della linea Maginot. Queste nuove grandi caserme riparano tutto il personale e le famiglie dei soldati di carriera assegnati ad una zona rinforzata.
Le famiglie sono messe in periferia della caserma propriamente detta, in citate di padiglioni. Ma, che dice campi per le famiglie detto richiesto di trasportare i coniugi verso le città, per le corse ed i bambini verso le scuole!
Il 25 aprile 1933, sotto il n° 3557 I/II, lo stato maggiore dell'organizzazione e della mobilizzazione dell'esercito decreta la nota seguente:
Segue un'analisi di ipotesi con trasporti militari paganti ed un'analisi dei rischi di incidenti che l'esercito non può assumersi. Quindi il documento si conclude con una proposta.
Non abbiamo resistito al desiderio di farvi leggere un documento che emana dal ministero della guerra, 29 mesi più tardi, in direzione di tutte le regioni. Gustate in tutto il sapore quindi si si trova in fine di pagina.
Avrete certamente osservato che in 29 mesi il problema dei trasporti non era evoluto di un pollice nonostante l'inchiostro consumato ed il tempo passato da riscrivere in un ufficio ciò che era stato già scritto in altri (poiché vi abbiamo presentato soltanto due documenti su quest'argomento, gli altri essendo identici). Si vorrà (o si potrà) un giorno riformare l'amministrazione e la sua arte di girare in tondo?
Vedere l'obiettivo sulla fotografia.
SF Boulay. Capitano ROBIN; Documento realizzato a partire da elementi di origini diverse di cui quelli della signora Chantal Robin-Boutarel che ringraziamo. E_R Cima ©2008-2009
0_*; Preferenze; 1_*; Introduzione; 5_*; Donna d'ufficiale; 6_*; Trasporto a scuole