Casemate. 25 giugno 1940. I difensori gloriosi dell'avamposto si fanno fotografare dinanzi a loro casemate (fotografia "la difesa gloriosa del Pont St-Louis" Autoédition Cima 1995)

Stato attuale della casemate. Sulla casemate, il serbatoio ad acqua del casernement esterno "del tempo di pace" è stato tolto.

Entrata casemate. Inizio giugno 1940. Alcune ore prima dell'inizio delle ostilità, una parte dell'equipaggio è fotografata con il suo adjudant-chef, dinanzi all'entrata dell'casemate (fotografia "la difesa gloriosa del Pont St-Louis" Autoédition Cima 1995)

Stato attuale dell'entrata. Si constata che la fossa che proteggeva l'entrata è stata livellata.

Barriera anticarro. Schema della barriera lanciata ed ancorata alle sue due estremità (schema "la difesa gloriosa del Pont St-Louis" Autoédition Cima 1995).

L'ancoraggio non è sufficiente a permettere di resistere alla spinta di una macchina blindata. Dopo avere realizzato la barriera, gli alpini la rafforzano dunque nel suo centro tramite due travi metalliche arc-boutées nella strada. Quando la barriera non è lanciata, due piastre di fognatura mascherano i punti di fissazione delle travi. (Fotografia "la difesa gloriosa del Pont St-Louis" Autoédition Cima 1995).

Locale barriera. Il meccanismo di lancio della barriera è a comando manuale più affidabile, vicino alla frontiera, che un comando elettrico (Photo Michel Truttmann).

Caserne esterno. Gli uomini pongono dinanzi all'entrata del riparo, in lamiere metropolitana, che funge loro da accantonamento di tempo di pace. A fanno si distingue l'entrata della cucina dell'accantonamento (fotografia "la difesa gloriosa del Pont St-Louis" Autoédition Cima 1995).

Cucina esterna. Gli uomini sono piena "in lavoro forzato di pluches" al piede della cucina (fotografia "la difesa gloriosa del Pont St-Louis" Autoédition Cima 1995).

Dogane. Nel 1939 gli uomini dell'avamposto pongono dinanzi alla dogana (fotografia "la difesa gloriosa del Pont St-Louis" Autoédition Cima 1995). L'edificio distrutto nel corso dei combattimenti non è stato ricostruisce.

Polizia delle frontiere. Prima dell'emissione delle ostilità, alcuni esploratori motociclisti pongono dinanzi al posto del commissariato speciale di polizia (fotografia "la difesa gloriosa del Pont St-Louis" Autoédition Cima 1995).

Wc. Appena dopo il 25 maggio 1940 gli uomini sono sull'terre-plein, dinanzi alla casemate. Dietro loro si distinguono le crociere del voute del wc pubblico. Questo wc è soltanto ad alcuni metri della casemate e tuttavia, durante molti giorni, gli uomini bloccati nel loro riparo hanno di fare delle loro necessità in una gamella che svuotavano con l'orifizio FM della loro porta d'entrata (fotografia "la difesa gloriosa del Pont St-Louis" Autoédition Cima 1995)

Ponte. Vista del ponte St-Louis presa appena dopo il 25 giugno 1940 (fotografia "la difesa gloriosa del Pont St-Louis" Autoédition Cima 1995). Gli italiani si danno da fare per liberare il ponte rimasto intatto. Infatti, nel loro piano di difesa i francesi non hanno potuto prevedere la messa in atto di forno di miniere di fare saltare il ponte poiché da 1861 è completamente in territorio italiano.

Triangolo frontiera. Su questa vista del ponte St-Louis prima del 1940 (Collection Roger Marcel) si distingue molto bene lo trangle frontiera e si constata che il ponte è completamente in territorio italiano. Questo stato di fatto proviene dalla firma di una convenzione firmata il 7 marzo 1861 tra la Francia e la Sardegna "(...) che passa per Guardieura e la cima della Giranda, (la frontiera) scenderà con le rocce di questo nome ed andrà arrivare all'entrata del ponte di Santo-Louis che resta al Piemonte (terminale). Del ponte al mare, il thalweg del ruscello di Santo-Louis formerà la linea frontiera (...)"