Introduzione

Generale Magnien

Il generale René Magnien si è illustrato come il comandante del SFAM nel corso della guerra franco-italienne del giugno 1940.

Citazione. Ufficiale generale molto di un alto valore morale, réalisateur opiniâtre, avente le più belle qualità di capo. A notevolmente comandato, nella battaglia, il settore rinforzato di cui aveva saputo fare un rifugio inexpugnable. Ha saputo realizzare nella sua grande unità l'unione intima di tutte le armi. È stato così il cuore della resistenza vittoriosa opposta ad un nemico molto superiore in numero, che, nonostante perdite molto pesanti, è riuscito soltanto a scheggiare la posizione di avamposti.

Lettera inviata, da suo padre, a René Magnien

Alcuni troveranno un po'désuette questa lettera piena di buon senso e d'umanità. Ma, personalmente, mi soddisfa molto e provo la necessità irrésistible di farvi parte.

Al mio figlio il 3 ottobre 1903

1 - siamo ogni due soldati ma la mia carriera finisce nel momento in cui la tiene comincia.
Ho percorso la strada. È stata lunga ma morbida insomma, perché sono stato applicato a bene avere un colloquiolo.
Ho incontrato passaggi difficili. Non lo hanno mai fermato perché sempre sono stato risolto ed anche, perché ho preso per guida la mia coscienza - piuttosto che il mio interesse.
Lascio io darlo alcune indicazioni ed alcuni consigli. Gli segnalerò forse alcuni ostacoli affinché possa facilmente evitarli sapendo dove si trovano.
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11 - non è di carriera più invidiabile della carriera militare perché ne non è più il nobile;
Ne non è che merita di essere meglio considerato, perché da nessuna parte non si incontra più di dovere e d'onestà.
Gli eventi potranno ahimè! A volte velarli, non lo offuscheranno mai perché nel mondo, in cui l'egoismo regna, irradierà sempre con la devozione che è la sua base e con il désintéressement che è il suo gruppo.
La sua esistenza non può essere compromessa perché la sua scomparsa comporterebbe la rovina e la scomparsa della patria.
È dunque fiero di essere soldato e che questa passione nobile ti non abbandona mai, anche tra le ore di scoraggiamento che non sono salvate a nessuno.
Le circostanze lo favoriranno o servito dalla fortuna, raggiungerai un vertice?
È il segreto del futuro.
Se hai il cuore coraggioso, se acquisisci le qualità di carattere di dovere e d'energia che caratterizzano un capo degno di questo nome, lo desidero una carriera brillante, meno per i vantaggi materiali che ne risulteranno, che per le soddisfazioni morali che ritirerai dalla ta responsabilità e dei tes atti che dovranno avere in vista soltanto la giustizia, l'interesse del servizio, la dimensione e la gloria del vostro paese.
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111 - gradisce i tes inferiori.
Lo meritano perché, eccetto alcune rarissime eccezioni, mirano sempre al capo che li considerano e si sacrificano per lui.
Applichi tu a bene conoscerli per dirigerli meglio. Sa il loro nome e le particolarità essenziali della loro situazione, della loro origine, della loro famiglia; nulla confermerà meglio l'interesse che tu porte e ne lo saranno loro riconoscenti.
Evita con la stessa cura, la rigidità non giustificata e le forme volgari che non fuorviano nessuno.
Sa essere fermo fino alla gravità, cosa che non esclude né la devozione né il bienveillance.
Che lo spirito di giustizia soprattutto non la abbandona mai.
Non dimentica che i soldati giudicano i loro capi con un senso giusto che potrebbe a volte essere invidiato dai superiori e obbediscono in egual misura meglio e si attaccano maggiormente che hanno, per quelli che li comandano, più considerazione.
Il lato realmente bello e grande del nostro lavoro, dopo il sacrificio della nostra persona che siamo pronti a fare ad ogni ora, è l'attaccamento che ispiriamo ai nostri uomini quando sappiamo dirigerli, cosa che è definita molto esattamente dall'espressione - famiglia militare usata per designare l'esercito.
È una guida sicura che gli raccomando: è il servizio interno.
Avete la notizia del bene e medita.
Troverai là non soltanto l'indicazione del vostro dovere ma ancora il modo di riempirlo - le circostanze più delicate, più difficili, sono quelle dove si espone a non ottenere tanto e così rapidamente che lo desidererebbe, l'esecuzione di un ordine.
Sa controllarlo e non dimentica che la vostra autorità si imporrà in egual misura meglio di quanto sarai così calmo come fermo.
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- quali indicazioni quindi darlo sul modo di comportarlo, al di fuori del servizio, nell'ambiente in cui d'ora in poi, sei destinato a vivere?
Avrai camerati e capi.
Con i primi, le relazioni sono di tutte le ore ed in circostanze in cui attraverso caratteri si manifestano spesso senza ritenuta.
Incontrerai ufficiali a volte male elevati, più o meno intelligenti, morbidi o violenti, socievoli o riservati fino alla freddezza, potrà incontrarsene di cui devi diffidarsi.
Con tutti, le relazioni sono possibili e dovrai attaccarsi, senza nulla sacrificare dei tes principi, delle tes convinzioni, delle tes credenze, non ad avere come lo hai certamente fatto finora, nessun nemico.
La condizione essenziale, sono di essere tolleranti, serviable, bene per gli altri ed applicare il grande principio cristiano di fare ad altro soltanto ciò che si voglia che ci facessero.
Non sia meglio un giudice rigoroso o, ti astieni tu di giudicare se nulla ve lo costringe, ma osserva perfettamente per conoscere e dà la ta fiducia soltanto a quelli per i quali avrai acquisito la certezza che lo meritano.
Avrai probabilmente soltanto pochi amici: è forse auspicabile, ma governa la ta barca per essere il camerata di tutti gli altri.
Le relazioni che avrai con i tes superiori dovranno sempre avere per limite gli anticipi che gli faranno ma avresti torto di restare su una riserva eccessiva se nulla ti ivi forzato - sia sempre deferente a loro riguardo.
Evita se lo puoi di cadere in attraverso disastroso di dire male di loro, con il solo fatto, generalmente, che sono i capi. È sempre del médisance quando non è della calomnie.
Li giudicano spesso inferiori a sé, inferiori alla loro situazione. Ciò può anche essere vero. Ma non dimentica che hanno due superiorità che impongono la riserva: l'età ed un'esperienza di cui è difficile apprezzare il valore.
Questo 3 ottobre 1903

Curriculum vitae

Questo curriculum vitae, soprattutto, è tratto da un articolo (firmato H Pasquier) sembrato nel 1952 nel giornale parrocchiale di Gervais santo i bagni.
Stato civile

René MAGNIEN.

Nato a tamburi in 1880, vicino a Trouville (Calvados), muore il 10 agosto 1952, a Gervais santo i bagni (Haute Savoia).

Sposato, sei bambini. Due dei suoi figli sono uccisi alla guerra, nel maggio 1940, a quattro giorni d'intervallo!

Carriera

Dopo studi brillanti alla scuola politecnica ne fa uscire ufficiale d'artiglieria.

Dopo alcuni anni d'applicazione nei corpi di truppa è inviato al fronte, nel corso della prima guerra mondiale.

Poiche'le ostilità hanno preso fine, integra la sezione tecnica del ministero della guerra dove resta a nel 1934.

Allora, promosso colonel prende l'ordine del 157eRAP a Nizza, quindi, passata generale, dirige la SFAM di cui coordina l'aumento in forza della fortificazione.

Nel giugno 1940 è sempre a capo di questa SFAM che ha percorso e lavorato durante molti anni; quindi gli fa giocare tutta la sua potenza di fronte agli italiani che, in 15 giorni, attuano con successo soltanto a straripare alcuni avamposti le forze importanti che spiegano.

L'armistizio firmato con l'Italia, raggiunto non il limite d'età è versato nel quadro delle riserve e riceve il legame di comandante nell'ordine della legione d'onore.

Rifugiato con il suo coniuge a Gervais santo i bagni, dove era già restato prima della guerra, si dedica ormai alla vita associativa cristiana. A questo riguardo ecco un estratto del documento parrocchiale che se ne rallegra:

Cristiano illuminato, cosciente e convinto, si rallegra per la libertà d'azione che gli porta la pensione. Essere cristiano, per, gli è agire in cristiano. Nessun taglio nella vita tra ciò che crede e ciò che fa. È dunque di un solo blocco, ma sempre con discrezione, senza ostentation, come senza rigidità. Ufficiale, non ha mai dissimulato la sua fede cristiana. Ritrattato, gli è ammissibile viverla a fondo, e non se ne fa difetto. () Non uno squilibrio da lui entra la sua cultura matematica molto accurata e la sua cultura religiosa ogni giorno più fermamente nutrita. Ma soprattutto la sua fede è attiva. () Signor le Curé ha bisogno di catechisti volontari, si offre e svolge questa funzione humble con devozione () egli occorre alla parrocchia una scuola libera, ne prende la sua parte nel Comitato della scuola () egli si rifiuta alle presidenze, che richiede dei posti oscuri, interessati soprattutto di portare lavoro piuttosto che di guadagnare onori.

Opuscolo scritto dal generale Montagne

Quest'opuscolo è stato scritto e pubblicato dal generale Montagne (comandando XVeCA nel giugno 1940). Esiste soltanto 50 copie. La copia n°5 è all'attenzione del generale Magnien.

Dedica:
Al mio vecchio amico, il generale René Magnien, che comanda il settore rinforzato delle Alpi marittime, in ricordare:
- dei nostri inizi lontani nel lavoro delle armi che hanno sigillato la nostra amicizia solida.
- della stretta ed affidando collaborazione che, segnando la fine della nostra carriera, ci ha permesso, in mezzo al disastro generale, di vedere splendere un raggio di vittoria sui vertici cui la guardia ci era affidata.
Bene affettuosamente

Firmato: Montagna maggio 1941

2001

Lo imbroglio

Parere al lettore

Lettera inviata al generale Magnien, da suo padre

Documento di Odile Daveau

Alcune pagine dell'opuscolo scritto dal generale Montagne, dopo l'armistizio del giugno 1940

Non si dovrebbe interrompersi un lavoro descritto.

L'amore non è sempre facile da soddisfare!

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Generale Magnien (SFAM); Cartella realizzata a partire da documenti diversi di cui quelli di Odile DAVEAU, nipote del generale René MAGNIEN, che ringraziamo vivamente. (B ed E-R Cima ©2007-2008).

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