../s3_ae.gif 1940. Trasmissioni nella linea Maginot
Radio: utilizzo nel 1940
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Introduzione

Introduzione

La radio è un argomento che contraria l'ego francese, ogni volta che lo evoca a proposito dell'esercito francese del 1940. È ovvio che l'alto ordine la vedeva di un cattivo occhio, o vi era ostile.

In questa cartella abbiamo messo l'accento, con alcuni esempi, sul comportamento dello Stato-Major dell'epoca, di fronte a questo recente mezzo di comunicazione.

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Maurizio Gamelin (1872-1958) è capo di stato maggiore generale dell'esercito francese tra 1935 ed il 19 maggio 1940, data nella quale è allontanato e sostituito dal generale Maxime Weygand (1867-1965). Gli errori di giudizio del generale Gamelin (a fare dividere da numerose politiche dell'epoca) tanto sulla strategia da adottare di fronte alla Germania che sulla tattica da attuare di fronte agli eserciti meccanizzati, fanno parte delle cause della sconfitta francese di maggio 1940.

Come dal suo PC del castello di Vincennes, Gamelin si rifiuta di comunicare per radio, i suoi messaggi in direzione delle truppe e le sue informazioni ricevute trasmettono dunque soltanto per telefono o da staffette. Il telefono conviene poco a truppe in movimento e le staffette mancano seriamente di rapidità…

Utilizzo nel 1940
Istruzione ministeriale

Istruzione ministeriale del 7 novembre 1936. (Estratti)

Nel 1939 questo documento era sempre d'attualità poiché è stato ripetuto in direzione dei capi di Stato-Major.

Radiotélégraphie

Permette di comunicare soltanto in tricheco (grafia).

§80.Avantages- gli impianti radiotélégraphiques sono poco visibili e poco vulnerabili. Il radiotélégraphie permette:
- di mantenere le relazioni tra due autorità, quando la distanza, il terreno, i tiri ostili o qualsiasi altra ragione impediscono lo stabilimento o il funzionamento regolare degli altri mezzi di trasmissione;
- di fare seguire un'autorità in tutti i suoi spostamenti con un posto che può servirla entro un breve termine.
Alcuni posti sono anche capaci di emettere e ricevere in marcia. Permettono all'ordine di garantire la continuità delle sue relazioni durante i movimenti. Sola, fra tutti i metodi di trasmissione, il radiotélégraphie permette la diffusione simultanea, ad un numero illimitato di corrispondenti, di uno stesso telegramma.
§81.Inconvénients- l'inconveniente capitale dell'radiotélégraphie è la sua indiscrezione.
- Il nemico può ascoltare, lontano alla parte posteriore (la sensibilità degli apparecchi d'ascolto specializzati è molto più grande di quella dei ricevitori dei corpi di truppa, in modo che i radiotélégrammes ostili possano essere captati ad una distanza che supera in particolare la portata ufficiale dei trasmittenti), molto in buone condizioni, le emissioni sfavorevoli, cosa che costringe a quantificare normalmente i telegrammi spediti da radiotélégraphie, ed anche può, per radiogoniométrie, determinare le posizioni dei posti intesi e, di conseguenza, le posizioni dei posti di comando. Tutte le informazioni raccolte dagli ascolti ostili possono fornire all'avversario dati importanti sull'ordine di battaglia e, in parte, sulle intenzioni dell'ordine. Inoltre, in alcune circostanze, l'ordine è conduce a proibire parzialmente o completamente l'occupazione dell'radiotélégraphie.
Nonostante il numero elevato di lunghezze di onde realizzabili attualmente, la necessità di evitare i brouillages limita il numero delle reti che possono essere costituite in un'unità.
La ricezione dei posti radiotélégraphiques può essere rimescolata:
- con emissioni normali del nemico;
- con emissioni sistematiche di quest'ultimo - se acconsente a sopportare lui stesso le conseguenze di questo brouillage;
- con parassiti atmosferici.
Le relazioni stabilite da radiotélégraphie sono, in raffronto delle relazioni telefoniche, di un debole rendimento, in seguito alla necessità:
- di fare, generalmente, lavorare i posti in rete, cosa che implica che un solo posto possa emettere ad un momento dato;
- di quantificare normalmente i telegrammi;
- di scambiare per i posti corrispondenti comunicazioni di servizio prima e dopo della trasmissione del telegramma propriamente detto (chiamata del posto speditore, indicazione che il destinatario è pronto a ricevere, segnale di fine di telegramma, ricevuta di ritorno del destinatario, ecc.)
Tutte quest'eventualità possono ridurre il flusso utile di un posto radiotélégraphique a meno di 100 gruppi (di 5 lettere o cifre) all'ora.
Di conseguenza, ogni telegramma da spedire per radiotélégraphie dovrà essere anche condensato che possibile ed essere redatto per mezzo di documenti speciali elaborati a questo scopo.
I posti radiotélégraphiques possono essere utilmente attuati soltanto da un personale accuratamente informato.
Infine, il materiale non comportando apparecchi di chiamata, è necessario garantire una permanenza dell'ascolto ad ogni posto.

Radiotelefonia

Permette di comunicare per tricheco e con la voce (telefono).

§85. Generalmente, la radiotelefonia ha le stesse caratteristiche d'occupazione di quelle esposte sopra per il radiotélégraphie. Tuttavia la prima presenta, rispetto a la seconda, i vantaggi e gli inconvenienti seguenti:
Vantaggi i posti di radiotelefonia possono essere sfruttati da un personale non che sa leggere al suono (comprendere il tricheco). Eventualmente, questo metodo permette a due autorità di conversare tra esse;
Inconvenienti ogni cosa uguale del resto:
- la portata dei posti di radiotelefonia è nello stato attuale di due a tre volte meno grande di quella dei posti di radiotélégraphie;
- il numero delle lunghezze di onde disponibili è due volte più debole che in radiotélégraphie;
- la ricezione può essere più facilmente rimescolata;
- i rischi di indiscrezioni sono ancora più grandi, soprattutto se i posti sono utilizzati per conversazioni.
La disciplina di sfruttamento deve dunque essere molto rigorosa. È molto difficile da garantire. Deve essere accuratamente controllata dall'organizzazione obbligatoria di un sistema d'ascolto delle trasmissioni amiche. La conversazione deve normalmente essere praticata soltanto in poste-à-poste.

Come lo constata, la radio non sembra avere i favori del ministero della guerra (portavoce qui dell'Alto-ordine francese).

Radio francese nel 1940

Radio francese poco brillante

A proposito dell'occupazione delle trasmissioni in campagna, nell'istruzione ministeriale del 7 novembre 1936, ripetuta nel 1939, “i mezzi radioelettrici„ sembrano avere bene pochi vantaggi comparati ai loro inconvenienti! È certamente la ragione per la quale gli apparecchi radiofonici francesi erano di qualità dubbia, tra l'altro rispetto a quelli degli altri paesi.

Il colonnello Philippe Truttmann ha del resto una frase che sembra riassumere la situazione:

Si tocca là un aspetto abbastanza poco brillante della nostra fortificazione, benché ne non abbia l'esclusiva.

Il tenente Cinto Kohenoff (capo delle trasmissioni della 58eDBAF nel 1940 - SFAM-) ci ha affidato che con il materiale radiofonico di cui disponeva egli aveva avuto grandi difficoltà a stabilire comunicazioni affidabili, ad esempio, tra Mont Agel e Cap Martin distanti di 5km appena a volo d'uccello e distinto uno dell'altro con nessun ostacolo serio!

I problemi ai quali eravamo confrontati (ha aggiunto) erano la mancanza di potenza dei posti e la difficoltà di isolare le antenne in occasione del loro passaggio attraverso il calcestruzzo spesso umido. Più tardi, in Nordafrica, sono stato impressionato dalle alte prestazioni dei materiali radiofonici americani a parte dei quali i nostri facevano figura pallida! Ma era già un'altra epoca e le tecnologie avevano avuto il tempo di evolvere!
Segreto. A dove?

Segreto. A dove?

In realtà, il problema d'evoluzione dei materiali radiofonici (o altri) è strettamente collegato con la volontà di utilizzarli o non utilizzarli. Ma nel 1940 questo mezzo d'informazione moderna è proscrive su pretesto che le informazioni, che permette di trasportare, potrebbero essere intercettate dal nemico.

Ultrasecret in Francia

La 1e brigata di Spahis, comandato dal colonnello Paul Jouffrault, fa parte delle unità che hanno prese contatto con i tedeschi, al Lussemburgo, fin dalla mattina del 10 maggio 1940.

A proposito delle trasmissioni sul campo di battaglia, di cui ci si dubita che la precisione e la rapidità erano fattori tanto più preponderante in quanto i tedeschi furono trovati dove non erano supposti essere, Jouffrault scritti:

Occorre riconoscere qui che le sole trasmissioni che funzionano “al di fuori della rete civile (Lussemburghese)„ sono le trasmissioni per macchina, moto o staffette montate. La prescrizione di quantificare tutti i messaggi di TSF elimina l'occupazione delle onde in corso di operazioni attive. La 1e brigata volle, come lo facevano i tedeschi, provare a parlare in chiaro, quindi in sabir (dialetto nordafricano): e fu immediatamente e rigorosamente ricordata all'ordine dai servizi di controllo dell'esercito.

In caso di imprevisti, e ne male questo 10 maggio 1940 fa, è certamente più efficace potere lanciare sulle onde informazioni precise (anche in chiaro) immediatamente utilizzabili, che di aspettare decine di cronometri, o ore, una circolazione obsoleta d'informazione rassicurata.

Chiaramente in Italia

Le unità mobili italiane dispongono di posti radiofonici che utilizzano nel corso dei loro attacchi. Le conversazioni sono ascoltate e sfruttate dalle stazioni francesi. Ecco alcuni esempi significativi di messaggi captati, il 22 giugno 1940, in piena attaccano italiana:

14:05. Colonnello Bernini, PC. Major serre, battaglione 42e, ancora di piede fermo a attaccò basò. Colonna di destra è emersa su Passo di Cuore. Il mio anticipo è impedito con tiri che vengono da Basso fortificò (Cuore). Azione per passò Vacca (500m sud dello Grammondo) comincerà fra non molto. Tentiamo di agire per sorpresa. Firmato Falconieri.
14:10. Qui colonnello. Il battaglione va che monta per girare ostacolo di attaccò basò. Il 1e battaglione va verso Castellar.
18:00. Colonnello Bernini. 5.CP seguito 1CP CCNN ha superato il massimo di Butetta e cerca di scendere per passare la rete attaccò basò. 7a società ha raggiunto il supporto Razet. Si trova in condizione critica e chiede munizioni.

È ovvio che, ogni volta, l'artiglieria francese ha approfittato di quest'informazioni (esatte) per orientare i suoi tiri.

Un mezzo giusto

Tra i due atteggiamenti (francesi ed italiani) c'è lo stesso un mezzo giusto. Si sarebbe potuto, ad esempio, prevedere di utilizzare la radio in chiaro per indicare dove era il nemico, o se si avesse bisogno di rinforzi o di materiale ed utilizzare la radio quantificata per indicare le sue posizioni.

Esempio di lentezza nel 1940…

Esempio di lentezza…
Trasmissioni di ordini nell'esercito francese in maggio 1940

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Fonte del documento: lavoro rinforzato del Chesnois, ò esercito (SHAT Vincennes)

Quando si consultano le cronistorie di alcune unità francesi si sorprende dalle lentezze constatate nella catena d'ordine.

Qui non facciamo allusione al 10 maggio 1940, giorno speciale durante il quale si potrebbe pensare che i francesi abbiano appreso a il loro dipendono che la rapidità delle trasmissioni era un fattore che determina nel successo battaglie. Sarebbe troppo facile. Abbiamo scelto un documento elaborato il 13 maggio 1940 dal generale Gamelin, generale principale francese che aveva proscrive la radio del suo PC. Il 13 maggio 1940 dunque, decreta il suo ordine generale (importante ed urgente) seguente:

Occorre ora tenere testa all'irruzione delle forze meccaniche e motorizzate del nemico. L'ora a battersi a fondo sulle posizioni fissate dall'Alto-ordine. Non si ha più il diritto di arretrare. Se il nemico fa localmente breccia, non soltanto ostruire, ma contre-attaquer e riprendere. Firmato: GAMELIN

Possiamo constatare che quest'ordine, di cui non analizzeremo il contenuto, arriva dopo il 19 maggio nella maggior parte delle unità che combattono (arriva mentre Gamelin è stato allontanato e non comanda dunque più!). Meno che si possa dire è che l'ordine non era più né di prima freschezza, né d'attualità, a meno che si riconosca un certo regalo d'anticipo al generale Gamelin.


La storia personale di questo documento molto è d'altra parte animata. Dopo essere stato ricevuto dal suo destinatario, il lavoro rinforzato del Chesnois (SF Montmedy), in seguito alla sconfitta francese è portato in Germania con molti altri archivi. Quindi, alla fine della seconda guerra mondiale, è preso dai sovietici che lo classificano nei loro archivi “armata francese„. E nel 1995 i russi lo rivendono alla SHAT. 55 anni dopo la sua redazione ritorna così in Francia. La circuito è allacciata.

ecc.

Ecc.

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