Se i fabbisogni generali di ventilazione sono stessi, per il casernement ed i blocchi di combattimento (evacuare l'aria inquinata e potere respirare normalmente), un parametro che importa lo porta via tuttavia alla vicinanza delle armi: nel corso dei loro tiri producono una grande quantità di gas tossici, particolarmente concentrati nel loro cannone ed i casi vuoti delle munizioni consumate. L'aria del posto di TIR diventa molto rapidamente deleteria.
Nella fortificazione CORF esistono due tipi di blocchi di combattimento: quelli con torretta e quelli senza torretta (casemate), e la ventilazione non è trattata nello stesso modo in questi due tipi di blocchi.
In questo documento ci interesseremo, esclusivamente, alla ventilazione di un blocco a casemate.
Isolamento
Isolamento del blocco
Schema (progetto) della ventilazione di un blocco a casemate attivo (di combattimento).
La prima precauzione da prendere consiste nel isolare il blocco, con un saltatore stagno, ed alimentarlo con aria pura attinta nell'casernement. Quest'aria, a pressione leggera ed in quantità sufficiente, caccia i gas tossici fuori della fortificazione. Quando il saltatore resta aperto (di solito), questo dispositivo non è utilizzato. È il caso oltre ai periodi d'allarme. Ciò che che…
Aiuto alla ventilazione del casernement
… Il 4 settembre 1939, appena dopo la dichiarazione di guerra della Francia alla Germania, Hackenberg ha completato sono equipaggio (forza di lavoro: 33 ufficiali, 131 sous-officiers, 846 uomini di truppe; il comandante: Il comandante Ebrard) ed inizia a funzionare alle condizioni normali previste dall'ingegneria. Si pongono allora molti problemi di cui quello del rinnovo regolare dell'aria nell'casernement. Nel corso della riunione “di commissione di lavoro„, comandandolo Ebrard detta allora l'ordine seguente:
Punto XII. Servizio interno… I capi di blocchi ripartiranno tutti allo stesso tempo di 6:00 ad 8:00, saltatori chiusi, tutte le aperture di blocchi aperte ed in regime “normale„ per risalire l'aria delle gallerie.
Come lo constata, il dispositivo di ventilazione dei blocchi può essere utilizzato per rinnovare rapidamente tutta l'aria dell'casernement.
Bambesch (SF Faulquemont). Saltatore che isola il blocco 2.
Agnès santa (SFAM). Parte il blocco attivo (di combattimento), dietro il saltatore che isola il blocco 2, un ventilatore potente aziona l'aria pura dell'casernement.
Agnès santa (SFAM). Presa d'aria pura (verticale) davanti al saltatore, parte il casernement.
Pressurizzazione
Pressurizzazione del blocco di combattimento
Schema (progetto) della ventilazione di un blocco a casemate attivo.
Al prezzo di un sovraccosto di costruzione, si può, allo stesso tempo, evitare la penetrazione degli eventuali gas di combattimento, proteggersi contro un attacco per lance-flammes e granate, ed eliminare i gas tossici di propulsione delle munizioni tratte. Basta rendere stagne le lacune!
Quest'isolamento totale del blocco permette, infatti, di pressurizzarlo leggermente, con il circuito di ventilazione. Anche se le aperture non sono completamente ermetiche l'aria interna si oppone allora ad ogni entrata intempestiva e, inoltre, ad ogni apertura di bulloni, l'aria del blocco si inghiotte nella luce del cannone e caccia i residui tossici delle munizioni tratte.
La sovrapressione prevista è “di 3mm d'acqua„ nei blocchi d'infanteria e “di 7mm d'acqua„ nei blocchi d'artiglieria. Manometri permettono di controllare questa sovrapressione e pannelli lo ricordano (vedere sotto in una casemate per JM).
Attenzione. Gemellaggio di mitrailleuses. Quando la sovrapressione interna del locale scende sotto a 1mm d'acqua: adottare le misure di sicurezza contro i gas tossici sprigionati dalle parti (ossido di carbonio).
Museo del Fermont (SF Crusnes). All'estremità di questo trumelage (2 mitrailleuses ed un cannone di 25mm) si può vedere il giunto che permette il riscontro dell'arma pur conservando stagna la propria lacuna.
Sala di neutralizzazione
Sala di neutralizzazione
Schema (progetto) della ventilazione di un blocco di combattimento.
Il sovraccosto di costruzione, per pressurizzare il blocco di combattimento, non è limitato al prezzo delle lacune stagne. Infatti, quando le armi traggono, soprattutto quando si tratta di materiale d'artiglieria, i fabbisogni di aria pura sono così importanti che quello dell'casernement non vi basterebbe. Inoltre, pompare nel casernement, sono metterlo in depressione e favorire il suo inquinamento per gas di combattimento. In materia di ventilazione importa dunque che il blocco sia autonomo e possiede la sua sala di ventilazione. E che dice ventilazione detto così neutralizzazione (da filtri) degli eventuali gas di combattimento.
Santo-Agnès (SFAM). Essendo B2 fortemente armato (1.JM, 2.75,2.135,2.81), la sua sala di neutralizzazione è imponente (qui ai colori standardizzati d'origine).
Schoenenbourg (SF Haguenau). Alcune sale di neutralizzazione hanno una presa d'aria in facciata di blocco, altri ne hanno per fungo blindato (primo piano della fotografia). È il caso al B2 TM del Schoenenbourg.
Buste usate
Diventare buste usate
Le buste (casi) delle munizioni d'infanteria, di piccola misura (per FM, JM, AC25, AC37, AC47, ecc.), non sono riutilizzabili, contrariamente a quelle delle munizioni d'artiglieria. Le prime sono dunque eliminate della fortificazione, da una guaina che attraversa il calcestruzzo, mentre i secondi sono conservati “in una camera a buste„ in previsione di una riutilizzazione ulteriore.
Munizioni d'infanteria
Schoenenbourg (SF Haguenau). Sotto questa JM del blocco 7 si vede molto bene la guaina di sgombro delle buste che conducono questi ultimi dalla loro uscita di bullone fino ad una guaina fissa che attraversa il calcestruzzo.
Ribasso St Véran (SFAM). La guaina di sgombro del JM (B2) emerge al livello della lacuna, sotto il suo asse di TIR.
Munizioni d'artiglieria
Schema (progetto) della ventilazione di un blocco a casemate attivo.
Le buste, espulse del bullone, vengono a colpire un dosseret quindi cadono in un imbuto che li conduce su un toboggan da cui esse scivolano fino al locale di recupero (camera a buste). La totalità è stagna, per evitare la contaminazione del blocco con i residui tossici contenuti nelle buste.
Santa-Agnès (SFAM). Il dosseret è visibile, alla parte posteriore di questo 75/31 del B2. Questo dosseret è fissato ad un sistema mobile; interdipendente del cannone lo segue nel corso dei suoi movimenti di riscontro in direzione.
Four-à-Chaux (SF delle Vosges). Toboggan del B2, con porte stagne installate a vari livelli, per il caso o delle buste verrebbe ad incastrarsi nel corso della loro discesa.
Pannello d'accesso “alla camera a buste„ del B2.
Ventilazione delle buste
Ventilazione della camera a buste
Quando i tiri sono terminati, il ventilatore “aria pura„ permette di mettere in sovrapressione “la camera a buste„ poiché quest'ultima ed il suo toboggan hermétiquement è chiuso, anche al livello del cannone. Infatti, al livello dell'imbuto, dietro il cannone, una valvola anti-retour a bilanciere si richiude automaticamente dopo ogni passaggio di busta.
Essendo “la camera a buste„ in sovrapressione, una semplice guaina di sgombro, senza ventilatore, elimina allora i gas tossici (CO), in una quindicina di minuti.
Agnès santa (SFAM). Porta stagno della camera a buste del B2. Si possono vedere le due guaine: arrivata d'aria pura (rosso) e partenza d'aria vicié (tuorlo) che permettono di disinquinare le buste prima del recupero.
Di conseguenza, si può realizzare uno schema definitivo della ventilazione di un blocco di combattimento a casemate attivo.