../s3_ae.gif 1940. Guerra franco-tedesca
Oflag XB. Organizzazione generale
Cartella realizzata a partire da documenti del sig. Jacques Mercier e della signora Coralie Aublanc Burlot, che ringraziamo vivamente. E. et R.Cima ©2008-2010 Autoédition Cima.
Introduzione

Introduzione

Capitano Jean-Marie Mercier

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Dopo la capitolazione della Francia, ai sensi della decisione della Commissione di WIESBADEN, in luglio 1940 il capitano Jean Marie Mercier, major del Metrich (SF Thionville, 167eRIF) prende il cammino dello Oflag XB, con molto altri ufficiali di diverse unità.

Secondo i termini della decisione, l'alto ordine dell'esercito tedesco gli concede gli onori della guerra e la autorizza a conservare, in cattività, le sue armi e bagagli.

Quando, per ragione di salute, torna in Francia inizio 1943, alcuni dei suoi documenti lo accompagnano. E, in queste pagine, il suo figlio Jacques Mercier ne ci fa dividere alcuni relativi allo Oflag XB.

Sotto/tenente Léon Boursat

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Matricola 76646 allo Oflag XB

Léon Boursat è ufficiale al 271eRI, unità della 60eDI (7o esercito comandato dal generale GIRAUD) disposta al livello della SF delle Fiandre prima della sua entrata in Belgio, in maggio 1940. Il 271eRI fa dunque parte di quest'unità prese in tenaille dai tedeschi, tra il Belgio e Dunkerque, ed i cui superstiti sono fra i primi prigionieri di guerra.

Léon Boursat sarà liberato soltanto nel 1945 e ritornerà in Francia con documenti ed oggetti che la sua nipote Coralie Aublanc Burlot ci presenta in questa cartella.

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S/Lt ha raggiunto lo oflag dopo un breve passaggio in stalag.

Avvertimento

Avvertimento

Il dattilografo manoscritto di 12 pagine, di cui estratti li sono presentati in questo documento (in grassetto, in corsivo, situati “da DS„), non è stato scritto né dal capitano merciaio né dal S/Lt Boursat. È d'origine sconosciuta (incognita del figlio del capitano, che lo detiene nei suoi archivi personali). È stato redatto da un ufficiale prigioniero tra il 29 maggio 1940 ed il 1° gennaio 1941. Quest'ultimo scrive questo testo all'indirizzo delle famiglie di ufficiali prigionieri. Considereremo questo documento poiché una prova grezza e non formuleremo dunque alcun'osservazione quanto ai giudizi di valore che lo segnano e che potrebbero essere soggetti a polemiche. (E-R Cima)

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Oflag XB: generalità
Geografia

Geografia

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Disegno “di Tiburse„ (6 giugno 40) che mostra che il rilievo che delimita il campo è, per lo meno, poco accidentato.

DS. Oflag XB è situato nella Germania del Nord, nella provincia di Hannover, all'Est della città di Nienburg su Weser, costruita sui bordi del Weser, il fiume che viene al di là di Cassel e che si getta dopo Brema, nella Mar del Nord. Questa città si trova a 50km di Hannover, 60km di Brema, 120km di Amburgo, 300km di Berlino. Non un pericolo di bombardamenti.
Venendo dal posto (linea Hannover a Brema) si lascia la città a destra. Al termine di 10 minuti di marcia, dopo essere passato gli edifici della caserma, si arriva al campo
È installato in campagna piena, su un suolo sabbioso, piatto, senza orizzonte, al massimo, all'est, un'eminenza leggera fa compito scuro con la sua foresta.
I dintorni del campo sono umidi, quasi paludosi per posto, sottoposti al regime marittimo. Il campo è spesso battuto dal vento. Non molto tempo fa fu una vera tempesta che fece volare e cadere a terra il tetto abbastanza pesante di un wc esterno e le garitte delle sentinelle. L'estate solleva grandi nuvole di sabbia.
L'acqua pluviale si smaltisce lentamente, che forma grandi stagni attorno alle capanne, che forniscono agli artisti al campo soggetti a belle tabelle di riflessi. Gli ufficiali hanno zoccoli, ciò non li ostruisce.
Il campo

Il campo disposizioni generali

DS. Il campo forma un quadrato di 300m parte di circa. È circondato di una doppia fila di figli di ferro spinati (alto 2,5m) con, entra, dei cavalli di fregio. Affinché non ci si avvicini della rete, un filo teso alla corrente di marea del suolo, a 4m del filo spinato, delimita ciò che si chiamano “il n. man's land„, benda di terreno dove i prigionieri non devono mettere il piede, altrimenti si trae.
Ad ogni angolo del quadrato ed in mezzo ai quotati, c'è un giro quadrato in struttura di legno, che predomina la rete. Sono “le altane„ dove si tiene “il postens„ (sentinelle) di guardia, con cannone armato, mitra, proiettori. La notte, molte lampade elettriche illuminano la linea spinosa.
Sulla faccia occidentale si apre la porta, vicino al posto di guardia e di un'altana. Tutti coloro che penetrano o escono devono mostrare gamba bianca alla sentinella baionetta al cannone.
Passato la porta si penetrano in un recinto abbastanza grande, circondato lui anche non in filo spinato e riservato all'ospedale, all'infermeria, alle docce ed alla prigione. Vanno soltanto per utilizzare di questi servizi.
I terreni che circondano gli edifici sono stati messi a disposizione degli ufficiali per il giardinaggio e l'allevamento dei conigli.
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Dopo avere superato una seconda barriera conservata da una seconda sentinella, ecco dinanzi a voi la grande pista delle pattumiere, terminata una rotatoria. Questa pista divide il campo in due. A sinistra si allineano le capanne numerate da 1 a 7; a destra quella numerate da 8 ad 11, con, in più, la mensa, i refettori da ambo le parti della cucina dietro la quale si è costruita “la nuova capanna„, quella dove si distribuiscono i pacchi.
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Dietro le capanne 3 a 7 si estende uno spazio sabbioso chiamato “la spiaggia„. Per la passeggiata, si fa il giro del campo, che borda il filo spinato, sul bordo “del n. man's land„. È il tracciato sul quale si gira, si gira.
Ci sono 11 capanne (block) che riparano i prigionieri (da 250 a 300 prigionieri ciascuna). La capanna 8 è riservata alle ordinanze. Gli ufficiali superiori sono nelle capanne 9 e 10.
Le capanne 1 a 6 sono costruite in mattoni, gli altri in legno. I pavimenti sono su palafitta; tutte sono calde; quelle del nord un po'umide. Sono divise da un corridoio mediano sul quale si aprono due file di camere di varie dimensioni (4 piccole camere verso il mezzo per 2 a 6 ufficiali). All'entrata si trovano le parti riservate ai lavandini, al wc per la notte, alla lavanderia. Due finestre fanno le camere luminose ed aérées. Fin da caduta dalla notte, gli aspetti sono chiusi.
Uno spazio da 20 a 30 metri separa le capanne. Vi si sono installato gli essicatoi. Dinanzi alle capanne corre una via di ghiaia collegata alla pista delle pattumiere lastricata: è meno che stanca che la sabbia per il mercato.
Le camere sbiancate, fissate al limite massimo, di dimensione variabile, comportano tutti stessi mobili: letti a 2 o 3 piani, in legno, con pagliericcio (più una busta di pagliericcio, un panno, una federa di cuscino, coperture), tavole, banchi e sgabelli, credenza, stufa, pattumiera. A volte ha mancato del posto a tavola e degli sgabelli; si viveva sui letti.
L'insieme forma una totalità armoniosa (?), aéré, propria, comoda (?). Qualsiasi preoccupazione deve dunque essere allontanata dal lato alloggio, igiene e freddo.
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Organizzazione generale

Organizzazione generale

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DS. Il campo è comandato da un colonnello tedesco (ex prigioniero di guerra nei russi nel 1914-1918), aiutato da molti ufficiali responsabili dei diversi servizi, incaricati specialmente di passare la chiamata mattina e sera.
Gli ufficiali francesi sono raggruppati “da Kompagnie„ la cui forza di lavoro corrisponde a quello degli abitanti di una capanna. Un ufficiale francese che conosce il tedesco, “Führer capanna„ il comando. Presenta la società agli appelli, funge da intermediario tra gli ufficiali e le autorità tedesche, centralizzano i comandi per la mensa, fanno le distribuzioni di saldi, di oggetti venuti dalla mensa, dai giornali.
È in contatto con “Stube-Führers„ (“i capi di camera„) responsabili dell'intervista delle camere, incaricati di centralizzare i comandi della camera, di distribuire salda, i pareri, verificare le presenze alla chiamata.
Gli ufficiali francesi partecipano all'amministrazione del campo ci sono con un ufficiale tedesco molti ufficiali francesi “di giorno„ (li riconoscono al bracciale segnato POV). Dal 1° gennaio 1941, il comandante francese dirige la cucina e la distribuzione, aiutato dai giovani tenenti. Dall'inizio, gli ufficiali francesi hanno diretto la mensa. Ci sono medici francesi all'infermeria. Ufficiali francesi hanno anche lavorato al Kommandantur, alla tesoreria, alla ripartizione delle lettere e dei pacchi, alla loro selezione e questo permette una distribuzione rapida di quest'ultimi soprattutto.
Soldati francesi specialisti aiutano i tedeschi in diversi servizi ausiliari: intervista degli edifici, distribuzione del carbone, dei effetti letterecci.
Ci sono seminari di risuolificio (senza cuoio) rammendo degli effetti, 2 o 3 parrucchieri…
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Secondo questo “annuncio economico„ il seminario di rammendo sembra avere della concorrenza!

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E secondo questa, è da dire che il taglio militare non era più di rigore?

Diversi servizi sono garantiti soltanto da francesi tali: il servizio farmacia che fornisce sufficientemente tutti i prodotti di prima urgenza, aspirine, pastiglie per la gola, specialità Bayer, dell'olio di fegato di merluzzo stesso; il servizio libreria che procura giornali e libri tedeschi; il servizio biblioteca che dispone di un numero ristretto di libri francesi ad affittare; il servizio ottico e orologeria che si incarica di procurare vetri e montaggi di occhiali e di fare riparare mostrano in città.

La mensa, servizio garantito da francesi

DS. La mensa propriamente detta procura gli articoli d'ufficio (carta, inchiostro, matita, adesivo), di toeletta (ghiacci, pettini, spazzolini da denti, dentifricio in pasta (non un sapone, tutti i mesi le autorità tedesche ci fanno distribuire una piccola saponetta, ogni tre mesi un sapone a barba).
Un allegato speciale fornisce tutto ciò che occorre per il disegno e la vernice.
La mensa fornisce ancora due bottiglie di birra alla settimana, tre a quattro volte c'ha stato una bottiglia di vino del Reno per tre ufficiali (a 3 o 4 marchi parte).
Ha procurato fino ad in gennaio un pacchetto di sigarette ogni 5 giorni. Da essa non trova più a fornirsi. Inviate tabacco ai vostri fumatori. Nulla vale il tabacco francese.
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Un tabacco! Questi “annunci economici„ ricopiati dal S/Lt Boursat lo attestano.

Dall'autunno 1940, ci ha ottenuto verdure: insalate, cavoli, sedani, carote, cipolle, agli, ravanello, ecc.; più volte di limoni. Fortunatamente poiché le gengive ed i denti erano attaccati. Vi si trova aceto, a volte del sale e della senape. Normalmente nulla di bene sostanziale, nulla come prodotti alimentari propriamente detti: pane o carne.
Due mesi fa si ci ha proposto, da parte del suo intermediario, cocorite domate.
L'insieme di questi servizi, che permette la soluzione di numerose questioni di dettagli, fa tuttavia che la vita materiale al campo è quasi normale, la questione prodotti alimentari eccetto.

Valuta utilizzata allo Oflag

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Gli ufficiali prigionieri continuavano a percepire il loro saldo. Ma la maggior parte era inviata alla famiglia: “la delegazione di saldo„. Il resto era loro portato, ma non sotto forma di veri biglietti (alcuni avrebbero potuto fare economie, per facilitare la loro evasione…). Di qui questi “biglietti„, in ReichMarks e Pfennigs, che permettevano loro di comperare alcuni supplementi di prodotti alimentari o degli oggetti diversi. Mi ricordo avere ricevuto una scatola di pastelli “stabilo„, regalo di mio padre per Natale 1941. (Jacques Mercier)

Il mezzo

Il mezzo

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DS. Ci ha stato, al campo, fino a 3500 ufficiali ed ordinanze. Dalla partenza dei candidati, dei sanitari e qualche di isolati, sono 2800 circa.
Fra loro ci sono ufficiali di qualsiasi categoria, di sottotenente a colonnello, di qualsiasi arma (l'anticipo tedesco è stato se fulminando che tutto è stato preso: artiglieria, salute, ecc.). Non aviatori raggruppati in campi speciali. Di qualsiasi tuta: alcune varietà di uniformi, di colori, di scudi, di tutti gli angoli della Francia, molti meridionali (30 a 40 toulousains). Di tutti i campi di battaglia (Mosa, Dunkerque, Somme, Maginot) ciò che le ha valse delle informazioni precise sulle operazioni. Di qualsiasi condizione e professioni (soldati di carriera, insegnanti (200) sacerdoti (70) ingegneri, professori, agricoltori, industriali, ecc. e questo ha facilitato l'organizzazione di ogni specie di corsi e conferenze.
Dall'inizio, gruppi si formarono. Si pubblicarono sotto il cappuccio della mensa liste da riempire: Bretoni, loreni, Audois, Aveyronnais, Toulousains, vecchi di Stan, di Saint-Cyr, agricoltori, gente del tessile, alpinisti, filatelisti, apparirono, si scoprirono, ebbero il loro giorno ed il loro luogo di riunione. Vi si dicono le notizie ricevute del paese; vi ebbe un colloquio con interessi della professione, vi si fecero conferenze speciali.
La formazione di questi diversi gruppi non nocque affatto all'intesa perfetta dell'insieme che forma una totalità perfettamente unita, soprattutto ora soltanto si scomparso gli egoisti (evasi) ed il nervosismo inevitabile dell'inizio.
Non discussioni politiche: c'è soltanto un corpo di ufficiali francesi, uno e degno, di fronte ai vincitori rispettosi.
La disciplina

La disciplina

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Fotografia: arrivo di prigionieri

DS. Occorre rendergli questa prova, l'autorità tedesca del campo non è importuna, che offende, penosa. Oltre ai due appelli quotidiani (a 9:00 la mattina, a 17:00 in inverno la sera) che durano un quarto d'ora o 20 minuti all'esterno di solito, dentro se fa cattivi tempi, oltre alle visite rare ispettorati del colonnello o dell'ufficiale di giorno, non si vedono affatto i tedeschi. E degli ufficiali venuti da altri campi apprezzano molto la pace che si lascia ai prigionieri dello Oflag XB. Vi si alza e ci vi si è steso quando si vuole. Oltre alle ore fisse degli appelli ed al pranzo, si fanno ciò che si vogliono e quando si vuole.
Non dimentico, tuttavia, 2 o 3 ispettorati, scavi in alcune camere fatte “manu militari„ seguite dalla battitura di note personali da censurare e rese in seguito.
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La chiamata (ufficiale tedesco: Haufmann Rifling). “DS. Si rompono le file soltanto quando hanno finito. Ciò non impedisce, frattanto, di causare…„

ecc.

Ecc.

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